Il silenzio del fratello Pt.1

Tutto cominciò in una giornata d’autunno, i miei genitori erano usciti ed io e mio fratello eravamo rimasti a casa. Io stufa di giocare io videogiochi con mio fratello decisi che era il momento giusto per provare quello che sognavo di fare da qualche settimana, così con una scusa mi diressi al piano superiore dove c’era la camera da letto e il bagno e silenziosamente mi diressi nella camera dove c’era la cabina armadio. Era la prima volta che indossavo e non sapevo da dove iniziare così cercai subito il cassetto dell’intimo, trovati subito un bel perizoma in pizzo e pensai: “questo è quello che voglio” in fretta e furia ma sempre silenziosamente cercai i collant e ne trovai un paio neri velati, a quel punto era quasi fatta, mancavano dei tacchi, così mi diressi nella zona scarpe e trovai dei stivaletti lucidi con tacco 10, persi tutto e mi diressi verso il bagno che era proprio accanto sullo stesso piano. Iniziai ad indossare e dentro di me ero eccitatissima, indossai tutto ed in meno che non si dica avevo le mie gambe avvolte dai collant ed ai piedi quelle bellissime scarpe. Iniziai a giocare con la mia pisella, mi sentivo eccitata provavo una sensazione unica ma all’improvviso sento aprire la porta, era mio fratello…
In pochi secondi nella mia testa mi chiedo come potrò giustificarmi, ma lui subito mi chiese: “ perché stai indossando quella roba?”
“Non mi dire che ti piace essere scopata dai ragazzi?” Io balbettando gli risposi: “e la prima volta che lo faccio, volevo provare questa sensazione” e allora lui continuò “ adesso appena torna la mamma glie lo dico che tu sei messa le sue robe, non è giusto farlo” ma io col cuore che batteva a mille per la paura gli dissi: “ facciamo così, io ti svuoto e tu non ne parli con nessuno, okay?” Lui un po’ titubante ma sotto la tuta si vedeva già un rigonfiamento mi rispose: “ okay ma non mi piacciono i maschi, lo faccio solo per svuotarmi” e allora che io gli dissi: “ vai in camera ed aspettami lì arrivo subito”.
Presi un rossetto dal cassetto dei trucchi e lo misi sulle labbra, uscii da bagno che la mia fichetta anale pulsava solo all’idea di essere sverginata. Entrata in camera lo trovo seduto alla sedia della scrivania già senza mutande, chiudo la posta e lui mi dice: “ dai cosa aspetti guadagnati questo mio silenzio, vieni qui” io lentamente mi avvicinai e lui mi prese la mano e me la portò sul suo cazzo mentre con l’altra inizia a toccarmi il culo, mentre toccavo il suo arnese che diventava sempre più duro mi fissa e mi dice: “ non basta mica una sega, inginocchiati”, io zitta obbedisco subito e mi inginocchio davanti avevo il suo bel arnese in tiro ero estasiata solo alla vista ma non sapevo cosa e come fare così tenendolo in mano iniziai a leccarlo partendo dalla base fino su in cima alla cappella, una, due, tre volte su e giù, così lui all’improvviso si alzò e mi disse:” adesso apri la bocca” e così di colpo me lo ficcò senza pietà, con uno scatto tirai indietro la testa perché mi aveva toccato la gola e lui di tutta risposta mi afferrò la nuca e lo mise di nuovo dentro, avevo le lacrime a gli occhi ma quella sensazione quel momento mi piaceva così resistetti e lui continuò così per un paio di minuti, quando si stacco io ripresi fiato e mi asciugai le lacrime, con un filo di voce gli dissi: “ sei contento? Adesso mantieni il silenzio su questa cosa?” E lui andando verso la borsa della scuola mi disse:” no ancora non ho finito!” Si chinò apri la borsa e tirò fuori un preservativo, io ero ancora in ginocchio che stavo ripetendo fiato lui si girò verso di me e disse: “ sai cos’è questo ?” Ed io risposi : “ no, cos’è?” Lui:” serve per non far fare figli alle puttanelle come te! Adesso vediamo se lo sei davvero.” Dopo quella frase capii che gli era piaciuta la mia bocca e feci un accenno di sorriso, ma la mia domanda fu: “ come si fa, io non l’ho mai fatto.” Lui disse:” tranquilla, adesso ti sistemo io.” Mi prese e mi mise in ginocchio sul divano, mi abbasso i collant e poi disse: “ le mutande te le lascio perché è così che si usano le quelle come te.” Allora si mise in preservativo sposto il filo del perizoma mi fece colare la sua saliva sul buchetto e poi ci poggiò la punta del suo cazzo. Un brivido mi travolse salì dalle gambe fino allo stomaco mentre lui lentamente faceva pressione e me lo spingeva facendo allargare la mia fichetta, non appena entrò con la cappella avvertii un dolore ma lui fu pronto a tenermi ferma per non farmi staccare e così dopo qualche secondo entrò con tutto il suo arnese, lo sentivo fino in fondo, mentre lui martellava sentivo le sue palle sbattere su di me, la mia pisella era bagnatissima, avevo bagnato tutto il perizoma, lui continuava a martellare ed io gemevo dal piacere misto a dolore, ad un certo punto sento che si ferma me lo spinge tutto dentro e arriva, era la prima volta che sentivo quella crema calda dentro me, era bello la sentivo nella mia fichetta anale, poi uscì e mi dissi:” adesso sono soddisfatto, ma non è finita qui” si sfilo il preservativo andò in bagno e prima di uscire dalla stanza mi disse: “ complimenti, adesso pulisci tutto e metti a posto.” Rimasi per più di 15 minuti seduta al bagno soddisfatta di quanto accaduto, mi lavai mi sistemai ed uscendo dal bagno sorrisi ed andai a stendermi sul letto.
FINE